Termostati meccanici compatti con sensori bimetallici KTO 111 e KTS 111: semplicemente i migliori

I nostri termostati meccanici compatti con sensori bimetallici KTO 011 (contatto normalmente chiuso) e KTS 011 (contatto normalmente aperto) per armadi e quadri elettrici, sono stati sviluppati circa 30 anni fa dal nostro ex amministratore delegato e co-fondatore dell’azienda Hartmut Eisenhauer. Nel frattempo Hartmut Eisenhauer è andato meritatamente in pensione. In pratica, possiamo considerare STEGO la madre di questi termostati meccanici per la climatizzazione dei quadri elettrici e ne siamo orgogliosi.

Se vuoi approfondire la storia della nostra azienda dei nostri termostati, puoi trovare maggiori dettagli nell’articolo sui social media: “Storia del prodotto STEGO: il concetto di termostati per quadri elettrici”.

Da allora, il nostro staff si è qualificato come esperto di termostati per quadri elettrici. Regolarmente ci sono stati miglioramenti sia del prodotto che del ciclo produttivo. Come risultato i nostri termostati sono ancora oggi molto apprezzati, ecco perché vengono costantemente copiati. Spesso si assomigliano esteticamente, ma al loro interno manca completamente nostra competenza!

Il successo e la popolarità dei nostri termostati non sono un motivo per restare fermi, ma sono la motivazione che ci spinge a migliorare ulteriormente il prodotto. L’incarico per il nostro reparto di sviluppo era di ridisegnare i termostati meccanici KTO 011 e KTS 011, tenendo in considerazione sia gli ultimi feedback dei clienti che i costi complessivi, e ora siamo lieti di presentare i nostri nuovi termostati compatti, piccoli e ancora meccanici KTO 111 e KTS 111 – una riprogettazione degli originali di Hartmut Eisenhauer.

I nostri sviluppatori hanno spostato il terminale di connessione dal basso verso la parte anteriore dell’alloggiamento, quindi un tecnico non ha bisogno di piegarsi sotto il termostato per cablare il dispositivo, ma ne ha invece accesso diretto.

I nostri termostati meccanici compatti con sensori bimetallici KTO 011 (contatto normalmente chiuso) e KTS 011 (contatto normalmente aperto) per armadi e quadri elettrici, sono stati sviluppati circa 30 anni fa dal nostro ex amministratore delegato e co-fondatore dell’azienda Hartmut Eisenhauer.

Nel frattempo Hartmut Eisenhauer è andato meritatamente in pensione. In pratica, possiamo considerare STEGO la madre di questi termostati meccanici per la climatizzazione dei quadri elettrici e ne siamo orgogliosi.

Da allora, il nostro staff si è qualificato come esperto di termostati per quadri elettrici. Regolarmente ci sono stati miglioramenti sia del prodotto che del ciclo produttivo. Come risultato i nostri termostati sono ancora oggi molto apprezzati, ecco perché vengono costantemente copiati. Spesso si assomigliano esteticamente, ma al loro interno manca completamente nostra competenza!

Il successo e la popolarità dei nostri termostati non sono un motivo per restare fermi, ma sono la motivazione che ci spinge a migliorare ulteriormente il prodotto. L’incarico per il nostro reparto di sviluppo era di ridisegnare i termostati meccanici KTO 011 e KTS 011, tenendo in considerazione sia gli ultimi feedback dei clienti che i costi complessivi, e ora siamo lieti di presentare i nostri nuovi termostati compatti, piccoli e ancora meccanici KTO 111 e KTS 111 – una riprogettazione degli originali di Hartmut Eisenhauer.

I nostri sviluppatori hanno spostato il terminale di connessione dal basso verso la parte anteriore dell’alloggiamento, quindi un tecnico non ha bisogno di piegarsi sotto il termostato per cablare il dispositivo, ma ne ha invece accesso diretto.

Ciò rende la connessione più semplice e conveniente. Per quanto riguarda la semplificazione del processo di connessione, la richiesta da parte di una grande azienda cliente ci ha dato l’idea di utilizzare terminali Push-in per il collegamento di questi termostati senza bisogno di attrezzi.

La tecnologia Push-in è migliore rispetto alla connessione a vite soprattutto dal punto di vista della sicurezza, prima di tutto i terminali Push-in assicurano una pressione costante sui fili e ne impediscono l’allentamento; inoltre, non essendo necessari strumenti, non vi è alcun rischio di serrare eccessivamente un terminale. Quando si collega un filo a un terminale a vite con un cacciavite, è possibile stringere eccessivamente il terminale, danneggiando o addirittura distruggendo il terminale; l’uso di un terminale Push-in elimina questo rischio fin dall’inizio!

Una connessione sicura è importante in tutte le applicazioni per garantire che i terminali siano intatti e che i fili non si allentino. Nella peggiore delle ipotesi i danni al terminale o al cablaggio possono causare arresti di produzione, che a loro volta possono richiedere tempi lunghi per la loro soluzione. I produttori che spostano o trasportano armadi o quadri di controllo completamente attrezzati e cablati, in particolare, devono assicurarsi che il cablaggio sia intatto per evitare il sorgere di problemi nel sito di installazione, cosa che comporta un’enorme quantità di lavoro.

Tornando alla semplificazione della connessione stessa: il tempo necessario per cablare un termostato scende da circa 15 secondi per collegare un filo a un terminale a vite a 5,7 secondi per il collegamento senza attrezzi a un terminale Push-In, riducendolo a circa un terzo il tempo di installazione [valori medi, misure dt. 27.07.2020]. Sebbene il cablaggio di un termostato di per sé non richieda molto tempo, per progetti con un numero elevato di dispositivi che devono essere collegati, il risparmio di ore lavoro ottenuto può essere molto rilevante.

Molte aziende utilizzano da anni terminali Push-in per semplificare il cablaggio. Siamo i primi nel settore industriale a offrire termostati per quadri con terminali Push-in, sebbene non siano ancora disponibili sul mercato componenti standard. Ma i nostri sviluppatori hanno escogitato una soluzione creativa per questa particolare sfida, adattando il terminale Push-in perfettamente alle nostre esigenze ed implementandolo insieme ai nostri partner!

Un altro miglioramento è rappresentato dalla ghiera di regolazione ingrandita che consente all’operatore di leggere meglio a quale temperatura è impostato il puntatore del quadrante. Detto per inciso, ai nostri designer piacciono molto questi quadranti di regolazione ingranditi.

Come abbiamo detto, non sono necessari strumenti per collegare il termostato, ma i nostri sviluppatori non volevano rinunciare alla necessità di un cacciavite quando si tratta di impostare la temperatura con la ghiera di settaggio. Il motivo è molto semplice: si vuole escludere il rischio che la manopola di regolazione possa essere regolata accidentalmente.

Il design è importante, ma la sicurezza è fondamentale quando si prendono decisioni all’interno di un progetto di sviluppo.

La manopola di regolazione può ancora essere regolata dalla parte anteriore ma abbiamo cambiato la tipologia di cacciavite necessario per questa operazione, passando da cacciavite a taglio a cacciavite con punta a croce. La geometria a croce è più universale in quanto possono essere utilizzati sia cacciaviti a croce che cacciaviti a taglio (un cacciavite a taglio può essere posizionato in entrambi gli slot). Nota a margine: è necessario anche un cacciavite a taglio per allentare un filo dal terminale Push-in.

Una cosa che i nostri sviluppatori non potevano modificare sono le dimensioni dell’alloggiamento del termostato che infatti non sono cambiate. Anche il sensore bimetallico interno corrisponde all’elemento sensore utilizzato nei termostati precedenti. In questo modo, consentiamo ai nostri clienti di passare facilmente ai nuovi termostati nelle loro applicazioni.

Abbiamo ricevuto ripetutamente richieste da parte dei clienti per l’uso dei termostati ad altitudini superiori a 2.000 metri, un requisito standard da parte di autorità di controllo come l’Istituto tedesco di test e certificazione VDE. Tuttavia, i nostri termostati KTO 111 e KTS 111 possono fare di meglio: nella categoria di sovratensione III possono essere installati fino a 2.000 metri di altitudine e persino fino a 5.000 metri nella categoria di sovratensione II.

Infine, vorremmo attirare la vostra attenzione sulle prese d’aria ottimizzate dell’alloggiamento del termostato. Il sensore bimetallico all’interno dei termostati è stato posizionato vicino alle aperture di ingresso dell’aria. Motivo: il sensore deve essere in grado di “respirare” liberamente, altrimenti le rilevazioni potrebbero non essere precise.

Le prese d’aria ottimizzate in combinazione con la posizione dell’elemento sensore hanno un effetto molto positivo sulla distribuzione dell’aria nei nuovi termostati KTO 111 e KTS 111. Abbiamo effettuato misurazioni nel nostro laboratorio di prova [misurazioni dt. 27.07.2020] con i termostati montati su guida DIN, simulando l’installazione di un’applicazione standard. All’interno dei termostati è stato installato un sensore di temperatura per misurare l’aumento di temperatura all’interno delle custodie. Le misurazioni hanno mostrato che la circolazione dell’aria nei nuovi termostati è migliorata e che questi possono quindi rilevare più rapidamente le variazioni di temperatura nell’ambiente.